logo
 
B E L L A G I O


Paese con forte attrazione turistica, fu un tempo sede del capitanato del lago. Bellagio è situato sul promontorio centrale del Lario; una tra le località turistiche più belle in assoluto, non solo del Lago di Como. Il vecchio borgo è percorso da piccoli vicoli e pittoresche scalinate acciottolate, che solcando le case, salgono dal litorale al borgo. Il territorio è molto vasto e presenta una grande varietà di paesaggi e di scorci naturalistici per via della sua posizione, a cavallo tra colline, litorale lacustre e vette montane con il Monte San Primo che sovrasta il paese (il San Primo è con i suoi 1681 m, è la cima più alta del Triangolo Lariano, e appartiene ai comuni di Lezzeno e Veleso).

Storia
Abitata inizialmente dai Galli capitanati da Galloveso (da qui l'attuale nome), a cui subentrarono i Romani (200 a.c. circa) che introdussero nel territorio molte colture mediterranee (fra cui olivo e alloro). Nel medio evo si susseguirono le dominazioni, prima dei Longobardi, e poi dei Franchi. Nel rinascimento seguì le sorti del Ducato di Milano, prima con i Visconti e poi con gli Sforza, indi il dominio spagnolo e austriaco.

Basilica di San Giacomo
E' stata eretta nella frazione Borgo, dai Maestri Comacini fra il XII e XIII secolo, successivamente trasformata nel XVII secolo in stile barocco. Nello scorso secolo lavori di restauro hanno riportato la chiesa al sui primitivo stile romanico. La basilica di San Giacomo si sviluppa a pianta rettangolare, divisa in tre navate con archi a semicerchio (tutto sesto), le ampie volte sono sorrette da possenti colonne. La struttura è costruita con Pietra Moltrasina. All'interno un affresco tardo quattrocentesco "oratorio di Suira", "deposizione" su tela di scuola umbra. Sono notevoli all'interno le pietre scolpite, rimaste dell'originale edificio romanico e un trecentesco "Cristo crocefisso" in pietra.

Chiesa di San Giovanni
Sorge nel quartiere omonimo, ed è, probabilmente, la più bella chiesa del Triangolo Lariano. Edificata al cospetto del lago, quasi a rimarcare l'idea della purificazione battesimale incarnata dal santo a cui è dedicata. L'edificio venne più volte ristrutturato sino all'ultimo intervento del 2014. Splendido l'altare in legno intagliato; nella cinquecentesca cappella di sinistra si trova l'imponente "Cristo risorto tra angeli, santi e devoti", pala attribuita a Bernardino Lanino. Sul fronte opposto si può ammirare l'altare della "Madonna delle Grazie" sormontato da un grande affresco probabilmente di Sigismondo de Magistris. Del ricco arredo della chiesa fa parte l'organo, strumento tanto pregevole da essere utilizzato per registrazione discografica di concerti.

Chiesa di Santa Maria Assunta di Visgnola
Costruita, probabilmente, nel '500, l'edificio è rialzato rispetto al piano stradale; vi si accede tramite una doppia scalinata che precede la facciata e che è coperta da un pronao che ne segue l’andamento. La chiesa, con presbiterio rettangolare, è a un'unica navata con tre cappelle per lato. Il presbiterio è ornato da un polittico attribuito (almeno per la parte inferiore) a Sigismondo De Magistris, sempre nel presbiterio tele secentesche decorano le pareti: "Annunciazione", "San Rocco" "Sant'Agata" e un altro Santo. Gli affreschi della volta della navata furono realizzati da Luigi Morgari nel XX secolo.

Villa Serbelloni
La villa che domina il centro storico, è di proprietà americana (fondazione Rockefeller), costruita nel 1400 è stata più volte rimaneggiata. Deve il suo nome al conte Alessandro Serbelloni che la arricchisce di preziose decorazioni ed opere d'arte. Vi Soggiornarono numerosi ospiti illustri: l'Imperatore Massimiliano I, Leonardo da Vinci, Lodovico il Moro, Bianca Sforza, il cardinale Borromeo e nell'ottocento: Pellico, Moroncelli, l'Imperatore Francesco I, la regina Vittoria, il kaiser Guglielmo, Umberto I, Manzoni, Grossi, Pindemonte. Oggi si possono visitare solo i giardini, un suggestivo intrico di vialetti immersi nella vegetazione: boschetti con alberi secolari, altri con piante esotiche, roseti, coltivazioni di fiori.

Villa Melzi d'Eril
Villa Melzi, si trova tra Loppia ed il Borgo di Bellagio; progettata dall'architetto Giocondo Albertonelli all'inizio dell'ottocento su commissione di Francesco Melzi d'Eril. L'esterno è di severe linee neoclassiche, stesso stile utilizzato all'interno per le decorazioni; notevoli gli affreschi della sala da pranzo eseguiti da Alessandro Sanquirico con paesaggi lombardi. Il parco è il primo esempio di giardino all'inglese nell'area lariana, tra gli alberi del giardino sono sparse sculture egizie, etrusco-romane, rinascimentali e neoclassiche. Franz Liszt, era un assiduo frequentatore del parco e amava sostare davanti alla statua di Dante e Beatrice, e forse li compose la Sonata a Dante.




 
 
foto di Bellagio
chiudi
"