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P O G N A N A   L A R I O


Comune di montagna, di origine medioevale, adagiato in parte sulle rive del lago di Como e in parte sui pendii che salgono fino al Monte Preaola. Il paese si compone di cinque frazioni: Canzaga, Rovasco, Quarzano, Riva e Pognana, ogni frazione ci regala insediamenti di grande interesse e atmosfere d'altri tempi, grazie al lavoro di esperti scalpellini e muratori nativi della zona che generosamente si occuparono della realizzazione di strade e al mantenimento di chiese e luoghi di culto, erano artigiani conosciuti e apprezzati anche all'estero. Come altri comuni della zona un tempo era famoso per le cave di pietra moltrasina, una pietra da costruzione, caratterizzata da striature di colore grigio-azzurre, usata dai Maestri Comacini, queste rimandano alle schiere di scalpellini e muratori che da questo paese migrarono in passato. Oggi le attività artigiane sono legate alla lavorazione del ferro, all'agricoltura e naturalmente al turismo che lo ha trasformato in un rinomato centro di villeggiatura estiva. Il territorio è attraversato dal profondo vallone solcato dal torrente Rovasco, e l'abitato si distende lungo le pendici del monte Preaola, a una quota di 300 metri circa.

Storia
Il nome di Pognana deriva dal toponimo personale latino APPONIUS con il suffisso "anus" a indicare una proprietà fondiaria. Di antica origine celto-ligure, fece parte del "castellum" di Nesso e dell'omonimo "pago" romano in epoca successiva come testimoniano recenti scavi in frazione Rovasco hanno portato alla luce tombe romane con preziosi suppellettili. Col cristianesimo Pognana dipese dalla pieve di Nesso. E' noto dalla famosa "Bolla di Lucio III" del 1184 che a Pognana esistessero due chiese, oggi scomparse. Nel 1768 nacque a Vienna, da padre pognanese Federico Bianchi che divenne maresciallo dell'esercito austriaco, nominato barone dell'Impero e da Re Ferdinando di Napoli, Duca di Casalanza.

Natura e Ambiente
Di particolare interesse ambientale e architettonico le strade interne ai centri storici delle frazioni di Canzaga, Rovasco, Quarzano e Riva nelle quali è possibile ammirare affreschi, portali in granito e balconcini in ferro battuto. Numerosi itinerari suggestivi a metà costa caratterizzano i luoghi. Da segnalare il sentiero pedonale da Pognana a Palanzo (parte del percorso della Strada Regia) dal quale, oltre ad ammirare il panorama del lago, è possibile apprezzare la presenza di vecchi cascinali.

Chiesa di San Rocco
Situata a Canzaga, non si conosce con esattezza la sua origine; sicuramente esisteva già nel XIV secolo. Si presume che l’edificio religioso sia sorto al posto di un oratorio precedente; raggiunse l’aspetto attuale attraverso modifiche ed ampliamenti che si susseguirono nel corso dei secoli e che ebbero il loro culmine durante l’epoca barocca. Fu parrocchia di Pognana sino alla metà del '700. Esterno, si presenta con una facciata realizzata in stile barocco durante il Settecento: è l’unica parte esterna intonacata, il resto è a pietre a vista; lungo il fianco destro si innalza il campanile. Interno, a navata unica è diviso in tre campate, le prime due (verso la facciata) hanno una copertura lignea, la terza (verso il transetto) una copertura in muratura a volta a crociera come il presbiterio. La parte centrale del transetto è affrescata con dipinti realizzati alla fine del '400 da Bartolomeo de Benzi (pittore nativo di Torno e attivo anche nella chiesa di Santa Maria di Vico a Nesso); le vele della volta ospitano i Dottori della Chiesa con i simboli degli Evangelisti, i peducci alcuni busti di Profeti e la volta Dio Padre benedicente. L'altare è ornato con una pala settecentesca, che rappresenta la Trinità. Sulla parete destra della navata frammenti di affreschi cinquecenteschi, a sinistra si trova una Madonna con donatore in ginocchio ai suoi piedi. La chiesa è stata restaurata fra il 1965 e il 1987 con l'intento di riportare l'edificio all'aspetto primitivo.

Chiesa di San Miro
Situata a Rovasco, è di origine medioevale ed è l'edificio religioso più antico di Pognana, in origine dedicata ai Santi Nazaro e Celso. Il restauro del 1963 ha cercato di riportarla alle sue linee primitive, rimuovendo la decorazione in eccesso. La chiesa di San Miro è protetta dal vincolo della Soprintendenza dal 1914, vincolo che è stato confermato nel 1956. Esterno, l'attuale suo assetto non corrisponde all'orientazione originaria, in quanto l'ingresso si apriva sotto il portico che oggi è sul fianco sinistro dell'edificio. I muri esterni (come pure la maggior parte di quelli interni) sono a pietre a vista. Antichissimo il campanile, databile intorno al 1020 che si distingue per avere aperture disegnate, ma non aperte. Interno, formato da un’aula a unica navata, sulla quale si innesta il presbiterio rettangolare; l’aula è divisa in due campate da un arco ogivale e coperta da un tetto a due falde a capriate lignee. Nel presbiterio è presente un altare di marmo in stile barocco (proveniente da altra chiesa) che incornicia la pala raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Fedele e Miro e, ai lati di questo, due affreschi con San Carlo Borromeo e San Domenico. Sulla parete sinistra della campata è presente un dipinto murale raffigurante la Madonna del latte (di gusto bizantineggiante, da notare la ricchezza delle vesti della Vergine e del trono) e sotto il portico il San Cristoforo con altre figure simboliche, entrambi gli affreschi sono databili al XIII secolo. Il restauro all'interno ha riportato la navata all'aspetto primitivo mentre per il presbiterio sono state mantenute le modifiche del XVII e XVIII secolo.

Chiesa della Santissima Trinità
Di origine settecentesca, venne consacrata dal vescovo Albrici Pellegrini nel 1764 e sostituì l’attuale chiesa di San Rocco (in origine dedicata alla Santissima Trinità) nella funzione di parrocchiale. Esterno, la facciata, in stile barocco, è caratterizzata da quattro lesene (che la dividono in senso verticale in due fasce, le due laterali concave) e dal portale affiancato da due nicchie e sormontato da una meridiana. Sopra di essa è riportata la data 1744 (anno della fine dei lavori di costruzione). Interno, predomina lo stile barocco, è a unica navata con due campate; il presbiterio semicircolare ospita un altare barocco, altri due altari sulle pareti destra e sinistra nella campata. La chiesa presenta affreschi recenti di Torildo Conconi; coeve alla costruzione dell'edificio: una Sacra Famiglia, Trinità e Visione di San Domenico; inoltre sulla parete sinistra della prima campata è presente un affresco raffigurante Gesù con i santi Carlo Borromeo, Francesco e Domenico.


 
 
foto di Pognana
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